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"Quando una donna mette al mondo un figlio non smette più di preoccuparsi, si alza dieci volte la notte per assicurarsi che il suo bambino respiri, che non sia scoperto, per allattarlo... È la prima a stupirsi di essere riuscita a compiere il miracolo della vita e che quei gesti nascano così spontaneamente in lei. Sapersi occupare di un bambino piccolo è nel dna delle donne. Questo non vuol dire che i padri amino meno i propri figli, ma è diverso... Senza dubbio, la memoria di milioni di anni di caccia e di lotte indispensabili per nutrire e proteggere la propria famiglia è qualcosa di iscritto nei loro geni. Questo vale praticamente per tutte le specie. Basta guardare la natura: le femmine si occupano istintivamente dei bisogni e dei desideri della loro progenie, e quindi nutrono, riscaldano, insegnano a camminare, a nuotare, a volare, a proteggersi dai predatori, pazienti ed esigenti al tempo stesso."